LA CHIESA DI S. CHIARA, da cappella del castello normanno sotto il titolo dei SS. Pietro e Paolo (sec. XII), divenne chiesa del monastero delle Clarisse, fondato nel 1333 da Sveva de Bethsan, contessa di Tricarico e moglie di Tommaso Sanseverino conte di Marsico, e dal re Roberto d'Angiò. Fu una delle prime fondazioni del Secondo Ordine Francescano in Basilicata. Nel 1931 divenne chiesa del convento delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico, che subentrarono alle clarisse e lo tennero fino al 2009. Ad aula unica, di originario stile gotico, subì modifiche per adattarla alle esigenze della clausura. L'annessa cappella del Crocifisso, così denominata per il prezioso Crocifisso voluto nel 1696 dalla badessa Cecilia Gaeta, presenta uno splendido ciclo di affreschi di Pietro Antonio Ferro, realizzato nel 1611 sotto l'abbadessato di Eleonora Damiano e l'episcopato di Settimio De Robertis. I singoli riquadri delle pitture recano il nome di circa 27 clarisse, provenienti dalla nobiltà locale, che le commissionarono e testimoniano la "cultura religiosa" e la spiritualità del monastero francescano. L'aspetto attuale della chiesa, ornata di stucchi con oro zecchino e tele dei secc. XVI-XVII, è il risultato dei restauri voluti nel 1852 dalla badessa Luisa Ippolito. Chiusa per i danni causati dal sisma del 1980, il vescovo di Tricarico, Mons. Vincenzo Carmine Orofino, l'ha riaperta al culto il 22 aprile 2012.
Arch. Sabrina Lauria Membro Commissione per i Beni Culturali e l'Arte sacra della Diocesi di Tricarico (Coordinamento del progetto ed elaborati grafici), Prof.ssa Carmela Biscaglia Rerefente scientifico Beni storici, archivistici e librari della Diocesi di Tricarico (testi e consulenza storica), Don Nicola Soldo Direttore Ufficio per l'Arte Sacra e i Beni Culturali della Diocesi di Tricarico (consulenza teologica), Carla Coppa Dott.ssa in Storia dell'Arte (supervisore alle riprese e audio), MELDESIGNER.IT di Domenico Di Nobile (Curatore e realizzazione grafica), NAMIAS di Paolo Fedele (Autori scatti fotografici), Prof. Vito Sacco (Traduzioni e audio), FOTO LUX di Franco Ficazzola (Gestione amministrativa e attrezzatura fotografica)